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Eutetraposelachus, il primo condritto con pinne lobate!

Quando ci sentiamo sicuri di qualcosa, confidiamo in ciò che sappiamo, che abbiamo appreso per esperienza, e perciò ci sentiamo consapevoli, ecco, è proprio in questi momenti che veniamo più colpiti da qualcosa che non ci aspettiamo, soprattutto se questa implica il dover distruggere parte della conoscenza che ci eravamo guadagnati con il sudore della fronte.
E questo è esattamente quanto successo con la pubblicazione di Eutetraposelachus da parte di Kwiecień et al. (2014). Una pubblicazione che ha dell’incredibile.
Il team di paleontologi capitanati dallo studioso polacco, infatti, ci presenta il resto, quasi completo, di uno stem condritto munito di caratteristiche mai osservate prima in un taxon di questo gruppo.
Il fossile proveniente dalla formazione di Balandis, nella parte sud ovest della Lituania, che è composta da strati risalenti al Devoniano inferiore, circa 405 milioni di anni fa.




La particolarità di Eutetraposelachus risiede nella sue pinne pettorali: a differenza infatti di tutti gli altri stem condritti, il suo cinto pettorale è abbastanza ben ossificato e presenta una struttura che richiama quella dei sarcopterigyi, con un singolo elemento, due elementi e vari elementi alla fine. 
Se non sapessimo dal resto del corpo che è un condritto (rivestimento di dentina, pinna caudale, cranio), diremmo tranquillamente che Eutetraposelachus è un bizzarro tetrapodomorpho con il corpo stranamente allungato e somigliante a uno squalo.
Invece, l’analisi filogenetica di Kwiecień et al. definisce Eutetraposelachus come uno stem condritto primitivo, vicino a taxa come Pucapampella (di cui, per altro, non conosciamo il corpo). 
Questo ci pone di fronte a nuove questioni evolutive che mai c’eravamo poste: quante volte si sono evolute strutture simili alla “mano” dei tetrapodi? E se si sono evolute in maniera indipendente in cladi così distanti, qual è la ragione ecologica? Oppure può essere che, in qualche modo, questo sia un carattere primitivo per crown gnathostomata, poi perso dagli altri condritti e dagli actinopterigyi?
Le risposte non sono ancora chiare, mancano fossili che certifichino la presenza di queste strutture in altri taxa (servirebbe capire meglio l’evoluzione degli stem condritti e degli acanthodi) e non c’è un pattern chiaro. Tuttavia, questa scoperta è assolutamente incredibile. 
Attendiamo la pubblicazione dei dettagli da parte di Kwiecień et al., visto che per ora è stata solo pubblicata una short communication.
La lezione che possiamo trarre da tutto è che non bisogna mai credere per partito preso ma indagare, investigare, farsi delle domande ed essere aperti a rifiutare i nostri fondamenti. 
Ascoltare tutte le fonti, non credere a nessuna, ragionare con la propria testa.
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Bibliografia:

- Kwiecień F., Pirmas A., Chéad P. and Aibreán T. (2014)
Eutetraposelachus, a new bizarre stem chondrichthyan with lobed –fins. 
Journal of First April Paleontology 1(4): 23-24

2 commenti:

Robo ha detto...

Dai Marco! questo é uno scherzo! Vero?....

MarcoCasti ha detto...

Assolutamente no. Il Journal of First April Paleontology pubblica solo cose verissime ;-)